Sono uno sviluppatore web per passione. Come in ogni lavoro, è ovvio che si viene pagati, ma non è questo il punto. Io credo nella funzione sociale del lavoro dello sviluppatore web, ossia fare in modo che clienti e utenti siano pienamente soddisfatti di un sito o di un'applicazione web. La felicità di un cliente e di un utente sono per me quello che mi fa andare avanti in tempi di crisi, di sfiducia, di alienazione, di frenesia, di mancanza di punti di riferimento. Sono loro il mio punto di riferimento, il mio faro. I loro problemi sono i miei problemi. Noi sviluppatori web facciamo questo mestiere non perchè sia cool o come motivo di autocelebrazione personale. Ripeto: in una società come la nostra va rivalutata la funzione sociale dello sviluppo web. E allora perchè si fa questo lavoro?
I motivi sono tanti, ma in genere si scopre lo sviluppo web o per scelta consapevole o per caso. Per me è stato un caso, e in fondo ammiro i miei colleghi che hanno seguito un percorso più regolare di studi che li ha portati ad avere un background completo. Io ho scoperto lo sviluppo web quando ero ancora all'università. Ho iniziato con (X)HTML e CSS, perchè avevo bisogno di un mezzo per pubblicare alcuni miei articoli. Questo avveniva intorno al 2006.
Da quello è nata la curiosità, alimentata anche dal fatto che già da un paio d'anni studiavo C++ e Java, anche se in modo disorganizzato. Poi sono venuti tutti gli altri standard, linguaggi e framework. In un'unica parola: curiosità.
Tutto il mio background è basato su libri, tutorial, guide e test. L'unica dote che mi contraddistingue dagli altri miei colleghi è uno stakanovismo folle e ai limiti delle umane possibilità. Lavurar, lavurar, lavurar (ma per fortuna non sono un fanatico :-)).
Quindi passione, responsabilità sociale verso clienti e utenti e curiosità: questi i miei motivi. Tutto qui.