I lati oscuri del Web: un approccio psicologico

I lati oscuri del Web: un approccio psicologico

Il Web è sicuramente un fenomeno che porta con sè numerosi aspetti oscuri per quanto riguarda la psiche dei suoi utenti. Oltre ad una spiccata tendenza all'assuefazione ed alla dipendenza, questo media incide anche nei rapporti interpersonali tra gli utenti della Rete. Si è parlato a tal proposito di perdita delle inibizioni, in particolare di quella primaria. Non è ancora stato studiato in modo approfondito l'effetto che il Web ha sulle capacità di concentrazione, ma ho potuto notare come la lettura in genere ne risenta, soprattutto per quella diffusa abitudine che si ha di scorrere le pagine web. In una parola, il Web ha numerosi lati oscuri.

Alienazione o depersonalizzazione?

Più che di alienazione, si potrebbe parlare di depersonalizzazione. L'utente proietta in Rete un'immagine di sè che non corrisponde alla sua reale personalità e osserva tale immagine dall'esterno, quasi come si trattasse di un film scritto e diretto da lui/lei in cui la sua personalità virtuale è il protagonista assoluto.

Si può certamente parlare di costruzione di un Sè digitale, fenomeno ampiamente studiato dagli esperti. Ogni e-mail, ogni messaggio sui forum, ogni post, ogni aggiornamento o pensiero sui social network contribuisce a creare questo Sè virtuale.

In realtà l'utente non si rende conto di questo processo, in quanto gli/le sembra di scrivere o pubblicare contenuti assolutamente genuini e spontanei. Ma la censura, che secondo la tradizionale visione freudiana avviene nei sogni, agisce anche in questo contesto: il Web permette di rivedere e soppesare attentamente le parole che si scrivono, e l'utente opera così un'autocensura inconsapevole.

Ciclo vitale dell'Io digitale

Essendo una creazione dell'Io reale, l'Io digitale va incontro ad un ciclo vitale che prevede una nascita, uno sviluppo ed una morte.

Nascita

Questa fase coincide con il primo approccio dell'utente alla Rete. In questa fase l'utente può aprire un account di posta elettronica e navigare su vari siti. La sua interazione con il Web si limita a questo.

Sviluppo

L'utente prende sempre maggiore consapevolezza del Web. Crea degli account sui vari social network, apre un blog e comincia a pubblicare i suoi contenuti. Allo stesso tempo interagisce sempre di più con gli altri utenti. In questa fase possono già manifestarsi quei sintomi di dipendenza dal Web.

Morte

L'utente perde col tempo sempre più interesse per il Web e regredisce al primo stadio. In questa fase si può assistere ai cosiddetti suicidi virtuali (web suicides), ossia alla cancellazione dai social network e dai forum e alla chiusura dei blog.

Un evento significativo nella vita reale dell'utente può contribuire a quest'ultimo passo.

Conclusioni

Con questo articolo ho voluto semplicemente fissare in modo chiaro alcune idee maturate nel corso degli anni sul Web e sul suo impatto sulla psicologia umana.

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