Avete mai provato a quantificare i costi aggiuntivi per un progetto web che supporti anche Internet Explorer? I risultati sono sconvolgenti: in termini di ore lavorative dovete aggiungere un più 40%, che si concretizza in un costo aggiuntivo notevole se si pensa che spesso un freelance quantifica il suo lavoro a ore. Se poi pensiamo ai costi per una web agency, il discorso si complica ulteriormente e i costi aumentano. E non si sta parlando solo di relitti del passato come IE6 e 7, ma anche della più recente versione 8 che, stando ai messaggi che vedo apparire su forum e mailing list, è tutt'altro che standard compliant (come viene spesso affermato sui siti ufficiali) e mostra notevoli difficoltà su progetti complessi. Dobbiamo continuare così?
Ho passato una settimana intera a cercare di risolvere i problemi di IE8 e IE9 su un sito (ne ho parlato in un precedente update del mio status). Certo, anche IE9 fa le bizze: su layout complessi mostra ad esempio una sua personalissima interpretazione della cascata e della specificità CSS. Cose da poco conto, direte, ma se pensate che sono questi i motivi che un cliente può impugnare per non pagarvi allora capirete come c'è ben poco da stare sereni.
Geràrd Talbot ha stilato un elenco dei bug di IE8, a cui si devono aggiungere le molteplici difficoltà che questo browser incontra con JavaScript, specie quando è richiesta una buona performance.
Vorrei citare un commento di un lettore del blog di Chris Wilson che riassume in pieno il nostro stato d'animo:
Until IE is reasonably standards-compliant you can expect no quarter from us. We've spent too much time designing web sites that will work for CSS and then work for IE. We've destroyed budgets, pissed off our bosses, irritated clients and made development more expensive because of your little (Rosemary's) baby.
We web developers [are] fully aware that when your sweaty, monkey-boy of a boss was leaping around onstage chanting 'developers! developers! developers!', he most certainly wasn't thinking about us."
Impressiona vedere come a distanza di sei anni i problemi siano sempre gli stessi. Dobbiamo avere il coraggio di dire basta.