Mi sono spesso chiesto se io sia davvero in grado di spiegare in modo chiaro ciò che ho appreso in questi anni. E la risposta purtroppo non può non tenere conto delle difficoltà oggettive che ho incontrato nell'apprendere nuovi linguaggi di programmazione e nuovi standard. In effetti sul Web la quantità di informazioni disponibili potrebbe essere sufficiente a propendere per l'ipotesi di una curva di apprendimento minore rispetto alle fonti di formazione tradizionali. Ma resta il problema della persona che apprende, che non può essere trascurato. Vediamo perchè.
Un background tecnico aiuta?
A questa domanda si deve rispondere con un "dipende". Aver compiuto studi tecnici può certamente facilitare l'apprendimento dei linguaggi e degli standard del Web, ma solo se la formazione si è concentrata sul problem solving piuttosto che sulle nozioni.
Prendiamo il linguaggio C. Se questo linguaggio è stato usato anche come strumento per permettere ad una persona di acquisire un approccio corretto verso la programmazione in generale, allora è sicuramente molto utile.
Ma se, al contrario, questo linguaggio è stato usato in modo esclusivamente settoriale e nozionistico, allora la sua utilità è limitata. Molte persone infatti di fronte a jQuery e JavaScript vanno in crisi perchè non riescono a liberarsi dalle nozioni precedentemente acquisite.
Un background tecnico è utile solo se predispone la mente ad un'apertura verso nuove nozioni, linguaggi e standard.
Fare un corso aiuta?
Un corso è utile solo per i motivi già elencati: data la durata media di questi corsi, è pressochè impossibile insegnare tutto lo scibile su un argomento nell'arco di otto ore o di due settimane.
Il corso ha senso se insegna un metodo per procedere in autonomia, altrimenti non serve.
Fare test è utile?
I test sono un requisito fondamentale per acquisire padronanza su un argomento e quindi sono indispensabili per raggiungere una propria autonomia operativa. Io ho imparato facendo test.
Conclusione
Per apprendere occorrono due cose: buoni insegnanti e volontà. Tutto il resto è, in ultima analisi, trascurabile.