I cattivi maestri del Web

Essere un cattivo maestro sul Web non significa insegnare cose sbagliate ma insegnare cose fondamentali per ogni web worker e insegnarle male. La lista di cattivi maestri è pressoché sterminata. In genere si tratta di sviluppatori o programmatori che scrivono articoli virtualmente incomprensibili per il novanta per cento dei lettori. La lettura di questi articoli provoca frustrazione, perché in genere siamo approdati su quella risorsa in cerca di una soluzione ad un nostro problema, l'abbiamo trovata, non l'abbiamo capita e non riusciamo ad usarla. Il punto non è nel know-how tecnico di queste persone, ma nelle loro evidenti lacune comunicative. Non riescono a farsi capire se non da persone dello stesso livello tecnico o che comunque già padroneggiano la materia. In tal senso pubblicare sul Web è un assurdo in termini: sul Web non possiamo sapere a priori quale sia il livello di preparazione del nostro pubblico, quindi occorre spiegare in termini semplici degli argomenti anche complessi. Non bisognerebbe mai dare per scontato che chi legge un nostro articolo conosca l'argomento: questo è un errore fatale. Occorre umiltà, semplicità e disponibilità. Ogni altro approccio è deleterio.

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