Io non sono il mio codice

Io non sono il mio codice

A volte essere incasellati in un lavoro è come essere condannati a doversi comportare sempre in un certo modo. Come si dovrebbe porre uno sviluppatore? Sempre precisissimo, infallibile, metodico, affidabile come un utensile della migliore fattura?

Io non sono il mio codice, non sono il mio lavoro. Sono una persona stranordinaria, nel senso che posso apparire sia strano che ordinario al tempo stesso. Non vedo il codice come un fine ma come un mezzo per poter trovare una realizzazione professionale nel mondo del lavoro.

A parte questo, nulla mi distingue dagli altri miliardi di esseri umani presenti su questo pianeta. Non mi piace l'idea di dover emergere, perché quest'idea sottintende il fatto che ci siano due livelli nella vita delle persone, uno sommerso e uno emerso.

La vita invece ha un solo livello: quello che divide il nostro orizzonte dallo spazio e dall'infinito. E io cammino su questa strada come tutti gli altri.

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