Ghost: analisi critica

Ghost: analisi critica

Ghost è un nuovo CMS interamente basato su Node.js che ha lo scopo preciso di riportare l'attenzione sul blogging piuttosto che di concentrarsi sul altre caratteristiche.

Installazione

  1. Una volta scaricato Ghost da GitHub, scompattate l'archivio e posizionate la directory dove volete che venga eseguito il codice.
  2. Aprite una console o il terminale e spostatevi nella directory appena creata, ossia dove ci sono i file config.example.js e index.js.
  3. Digitate npm install --production per installare le dipendenze di Ghost.
  4. Digitate npm start per lanciare Ghost.
  5. Visitate http://localhost:2368/ nel vostro browser.

Registrazione del profilo utente

Una volta lanciata l'istanza del server di Ghost navigate fino a http://localhost:2368/ghost/, dove potete registrare il vostro nome utente, la vostra email e la password.

Una volta effettuato il login verrete reindirizzati al pannello di controllo di Ghost.

Il pannello di controllo di Ghost

Come avrete potuto notare, Ghost presenta un pannello di controllo assolutamente minimale. Le principali funzioni amministrative attualmente implementate si concentrano nella barra di navigazione superiore:

  • Content : gestisce i post del vostro sito
  • Settings: gestisce le impostazioni generali del sito
  • New Post: crea un nuovo post utilizzando Markdown per la formattazione
  • Profilo utente: in alto a destra potete accedere al vostro profilo utente, che al momento vi permette di inserire le vostre informazioni personali unitamente ad una breve scheda biografica.

Temi e plugin

All'interno della directory content si trovano le sottodirectory themes e plugins dove potrete andare a caricare i temi ed i plugin per la vostra installazione di Ghost.

Rispetto ai temi di WordPress i temi di Ghost appaiono molto più semplici, essendo al momento costituiti da:

  • Una directory per i file CSS, JavaScript e le immagini (assets)
  • Un file index.hbs per la home page.
  • Un file default.hbs per il dettaglio dei post.
  • Un file posts.hbs per l'elenco dei post.

Questi file presentano semplicemente la marcatura delle pagine all'interno dei blocchi usati dal sistema di templating di Ghost.

Considerazioni su Ghost

Ghost vuole tornare alla pura essenza del blogging con una modalità il più possibile aderente al principio del distraction-free ( privo di distrazioni ).

Ciò significa enfasi sui contenuti, sui post, sulla scrittura piuttosto che sulla presentazione. In questo Ghost si rivela essere sorprendentemente simile a Textpattern, un CMS content-centric molto usato nel blogging ma scritto in PHP.

La premessa fondamentale da cui muove Ghost è che ormai il CMS più usato sul Web, ossia WordPress, è divenuto tutt'altro che una piattaforma per il blogging.

In effetti negli ultimi anni WordPress è divenuto un CMS che può essere usato per un'ampia gamma di siti, la maggior parte dei quali non ha nulla a che fare con il blogging (e-commerce, corporate ecc.).

In tal senso Ghost è un'alternativa nuova ed estremamente interessante. Il punto debole di Ghost (ma paradossalmente anche il suo punto di forza) sta nel fatto che è implementato in Node.js, una tecnologia di fatto sconosciuta alla maggior parte dei bloggers che non siano anche sviluppatori.

Quando si dice che Node è semplicemente "JavaScript sul server" si tende a trascurare una domanda fondamentale: che tipo di JavaScript? Non certo il JavaScript lato client che un blogger può aver imparato a conoscere in modo più o meno approfondito aggiungendo, copiando o incollando codice, plugin o widget sul suo sito.

Si tratta invece di un JavaScript nella sua forma più strettamente ortodossa e modellato fedelmente sullo standard ECMAScript. Node ha una tolleranza pressoché nulla agli errori e richiede una solidissima conoscenza di JavaScript.

In più, operando sul server è necessario anche possedere una buona conoscenza delle pratiche di scrittura del codice lato server, cosa che in genere gli sviluppatori apprendono utilizzando un linguaggio come PHP.

Sebbene Ghost si frapponga come intermediario tra Node e l'utente tramite le sue API (esattamente come fa WordPress con PHP), alla fine una conoscenza di Node viene richiesta qualora si tratti di apportare delle modifiche sostanziali al flusso del proprio sito o per effettuare il troubleshooting di un problema.

Ghost ha un ampissimo margine di crescita, ma una domanda occorre porsela: riuscirà a rimanere fedele al suo design originale di CMS orientato al blogging o seguirà un'evoluzione simile a quella di WordPress?

WordPress era infatti partito con un design del tutto identico a quello di Ghost, ma nel corso degli anni il suo percorso si è allontanato di molto dallo spirito iniziale.

Solo il tempo saprà rispondere a questa domanda. Nel frattempo possiamo seguire con interesse gli sviluppi di questo progetto.

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