Usare AWS CloudFormation

AWS CloudFormation è il servizio Infrastructure as Code (IaC) nativo di Amazon Web Services che consente di definire, distribuire e mantenere risorse cloud in modo dichiarativo. Invece di creare manualmente VPC, subnet, ruoli IAM, database o istanze, si descrive lo stato desiderato in un template; CloudFormation si occupa di orchestrare la creazione, l’aggiornamento e l’eliminazione delle risorse in modo coerente e transazionale.

Perché usare CloudFormation

  • Coerenza e ripetibilità: le stesse definizioni producono lo stesso ambiente in più account e regioni.
  • Controllo delle modifiche: piani di esecuzione (Change Sets) e cronologia degli eventi consentono di capire cosa cambierà e cosa è cambiato.
  • Automazione: integrazione naturale con pipeline CI/CD, notifiche e automazioni operative.
  • Compliance: definizioni versionate, tag obbligatori, politiche di protezione e audit degli eventi.
  • Integrazione nativa: supporto diretto per la maggior parte dei servizi AWS, senza componenti aggiuntivi.

Concetti chiave

  • Template: documento dichiarativo (YAML o JSON) che descrive risorse, parametri, condizioni, mappature e output.
  • Stack: istanza di un template. Rappresenta un’unità di distribuzione e ciclo di vita.
  • Change Set: anteprima dei cambiamenti calcolata confrontando stato attuale e template aggiornato.
  • Drift Detection: rilevamento delle deviazioni tra lo stato reale delle risorse e quanto definito nel template.
  • Stack Policy: regole che proteggono risorse critiche da aggiornamenti accidentali.
  • Nested Stacks: composizione modulare di stack riutilizzabili per progetti complessi.
  • StackSets: distribuzione e gestione centralizzata di stack attraverso più account e regioni.
  • Output: valori esportabili per collegare stack diversi (p. es. ID di VPC o endpoint).
  • Parametri, Mappature e Condizioni: meccanismi per riusare lo stesso template in contesti differenti.

Come funziona il ciclo di vita

  1. Definizione: si progetta il template descrivendo il risultato desiderato (risorse, dipendenze, metadati).
  2. Convalida: si verifica la sintassi e la disponibilità delle risorse richieste.
  3. Distribuzione: CloudFormation determina l’ordine corretto di creazione in base alle dipendenze.
  4. Osservabilità: durante l’operazione si consultano eventi, log e output per monitorare l’avanzamento.
  5. Aggiornamento: si propone un nuovo template, si genera un Change Set e si applicano le modifiche.
  6. Rollback: in caso di errore, CloudFormation ripristina lo stato precedente ove possibile.
  7. Eliminazione: distrugge le risorse rispettando le dipendenze, con possibilità di retention selettiva.

Architettura e organizzazione dei template

  • Modularità: suddividere in nested stacks per domini (rete, sicurezza, dati, applicazioni).
  • Separazione per ambiente: usare parametri e condizioni per DEV/TEST/PROD evitando la duplicazione.
  • Astrazione delle variabili: preferire Parametri, Mappature e SSM Parameter Store per valori dinamici.
  • Output e Export: esporre artefatti fondamentali e importarli in stack dipendenti per accoppiamento esplicito.

Distribuzione multi-account e multi-regione

Con AWS Organizations e StackSets è possibile applicare configurazioni standard (p. es. guardrail di sicurezza, ruoli IAM, bucket di log) in modo uniforme su più account e regioni. I permessi delegati permettono a un account amministratore di distribuire e aggiornare stack in account figlio senza credenziali locali.

Gestione delle dipendenze e ordine di creazione

CloudFormation calcola un grafo di dipendenze in base ai riferimenti tra risorse. Quando una risorsa dipende da un’altra, l’orchestrazione garantisce l’ordine corretto per prevenire condizioni di gara. È possibile influenzare esplicitamente l’ordine tramite riferimenti e attributi dipendenti.

Operatività e osservabilità

  • Eventi di stack: tracciamento in tempo reale di creazione/aggiornamento/eliminazione risorse.
  • Notifiche: integrazione con SNS per allertare su successi, errori o rollback.
  • Log applicativi: correlare CloudFormation con log di servizi sottostanti (p. es. CloudWatch).
  • Drift detection periodica: schedulare controlli di drift per individuare modifiche manuali non autorizzate.

Strategie di aggiornamento sicuro

  • Change Sets obbligatori: approvare cambiamenti dopo averli valutati, soprattutto in produzione.
  • Stack Policy: bloccare aggiornamenti a risorse critiche (p. es. database in produzione).
  • Distribuzioni graduali: adottare più fasi (DEV → TEST → PROD) con promozione dei template versionati.
  • Rollout e rollback: pianificare maintenance window e definire punti di ripristino dei dati.

Integrazioni con strumenti adiacenti

  • AWS CDK: paradigma high-level che sintetizza in CloudFormation; utile per progetti complessi e riuso.
  • AWS SAM: workflow serverless basato su CloudFormation per API e funzioni.
  • Pipeline CI/CD: integrazione con sistemi di build e rilascio per automatizzare validazione, Change Sets e distribuzione.

Sicurezza e compliance

  • IAM minimo necessario: ruoli di esecuzione con permessi limitati ai servizi coinvolti.
  • Gestione dei segreti: evitare valori sensibili nei template; preferire Secrets Manager o SSM Parameter Store.
  • Tagging e cost allocation: imporre tag obbligatori per responsabilità, centro di costo e ambiente.
  • Controllo delle modifiche: audit degli eventi di stack e protezione risorse con policy.

Costi e ottimizzazione

  • Nessun costo diretto per CloudFormation; si pagano le risorse create e alcune opzioni gestionali.
  • Standardizzazione per evitare overprovisioning e ridurre errori manuali.
  • Parametrizzazione per scalare dimensionamenti in funzione dell’ambiente.

Risoluzione dei problemi

  • Errori di dipendenza: verificare riferimenti e disponibilità delle risorse richieste.
  • Timeout o limiti di servizio: adeguare limiti, adottare approcci graduali o suddividere lo stack.
  • Rollback ripetuti: analizzare eventi e motivazioni, applicare Change Sets più piccoli e sicuri.
  • Drift: rimuovere modifiche manuali e ripristinare l’allineamento con il template.

Modellazione di ambienti reali

  • Rete: VPC, subnet pubbliche/private, route table, gateway, sicurezza.
  • Piattaforma dati: cluster, storage gestito, backup, piani di ripristino.
  • Applicazioni: bilanciatori, autoscaling, ruoli IAM e parametri di configurazione.
  • Osservabilità: allarmi, metriche e log predisposti dalla nascita.

Best practice operative

  1. Versionare i template e collegarli a processi di revisione.
  2. Imporre Change Sets e controlli di qualità prima del rilascio.
  3. Organizzare nested stacks per domini funzionali e riutilizzo.
  4. Separare dati e compute per aggiornamenti meno invasivi.
  5. Utilizzare parametri e mappature per differenze tra regioni e ambienti.
  6. Applicare Stack Policy per proteggere risorse strategiche.
  7. Monitorare eventi, metriche e drift con cadenza regolare.

Governance su larga scala

Per organizzazioni con molti account, l’accoppiata Organizations + StackSets permette di distribuire controlli di sicurezza, configurazioni di rete, ruoli IAM e standard di tagging in modo coerente e tracciabile. I ruoli delegati riducono l’esposizione di credenziali e semplificano l’operatività centralizzata.

Quando scegliere CloudFormation

  • Ambienti regolamentati che richiedono audit e controllo rigoroso delle modifiche.
  • Team multi-account che necessitano di modelli standard e deployment centralizzato.
  • Integrazione nativa AWS senza dipendenze da strumenti esterni.

Limiti e considerazioni

  • Copertura servizi: la maggior parte dei servizi AWS è supportata, ma le feature nuove possono arrivare con ritardo.
  • Curva di apprendimento: architetture complesse richiedono progettazione attenta e scomposizione modulare.
  • Tuning degli aggiornamenti: alcune risorse prevedono sostituzioni anziché aggiornamenti in-place.

Checklist di adozione

  • Definire linee guida per template, nomenclatura e tagging.
  • Stabilire ambienti e flussi di promozione (DEV/TEST/PROD).
  • Implementare convalida automatica e Change Sets approvati.
  • Introdurre Stack Policy e controllo dei permessi IAM.
  • Abilitare monitoraggio continuo e rilevamento drift.

Conclusioni

CloudFormation offre un quadro robusto per gestire l’infrastruttura AWS come codice, con un forte orientamento a sicurezza, ripetibilità e governance. Attraverso template ben progettati, politiche di protezione e un’integrazione efficace con pipeline di rilascio e strumenti organizzativi, è possibile costruire e mantenere ambienti scalabili e conformi, riducendo rischi operativi e costi legati alla configurazione manuale.

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