Il celebre import this stampa una raccolta di aforismi di Tim Peters che sintetizzano la filosofia di progettazione di Python.
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The Zen of Python, by Tim Peters
Un manifesto minimalista: non è una specifica tecnica, ma un set di valori che guida lo stile, la progettazione e le decisioni nella comunità Python.
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Beautiful is better than ugly.
Il codice non è solo per le macchine: l’estetica conta perché favorisce la comprensione. Bellezza significa ordine, coerenza e scelte stilistiche che rendono il codice piacevole da leggere.
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Explicit is better than implicit.
Meglio rendere chiari i comportamenti che nasconderli dietro magie o convenzioni poco visibili. La chiarezza riduce ambiguità e sorprese, facilitando manutenzione e revisione.
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Simple is better than complex.
La semplicità riduce i punti di rottura. Una soluzione semplice è più facile da testare, spiegare e correggere rispetto a una intricatissima.
5
Complex is better than complicated.
Quando la complessità è inevitabile, deve essere organizzata e motivata, non caotica. “Complesso” può essere strutturato; “complicato” è solo confuso.
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Flat is better than nested.
Le gerarchie profonde (di logica, funzioni o strutture dati) ostacolano la visione d’insieme. Strati piatti e livelli di astrazione moderati rendono più chiaro il flusso.
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Sparse is better than dense.
Spazi, righe e respiro visivo aiutano la lettura. Ammassare troppo in poco spazio fa perdere dettagli e aumenta il carico cognitivo.
8
Readability counts.
La leggibilità è un obiettivo primario, non un lusso. Il tempo speso a rendere il codice chiaro si ripaga ogni volta che qualcuno dovrà capirlo, te compreso.
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Special cases aren't special enough to break the rules.
Le eccezioni alla regola generano debito tecnico. Se un caso speciale infrange i principi, la base del sistema diventa fragile e incoerente.
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Although practicality beats purity.
Il pragmatismo ha l’ultima parola: se seguire alla lettera un principio impedisce di risolvere un problema reale, si privilegia la soluzione concreta, mantenendo però la disciplina.
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Errors should never pass silently.
Gli errori vanno resi visibili. Nasconderli produce comportamenti imprevedibili e bug difficili da rintracciare.
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Unless explicitly silenced.
Il silenziamento è legittimo solo se dichiarato e motivato. Zittire gli errori consapevolmente consente di gestire i casi previsti senza perdere controllo.
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In the face of ambiguity, refuse the temptation to guess.
Quando il significato non è chiaro, non indovinare: chiarisci, documenta, rendi esplicito. L’azzardo oggi diventa un bug domani.
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There should be one-- and preferably only one --obvious way to do it.
Favorire una via “ovvia” riduce scelte arbitrarie e promuove uno stile comune. Meno varianti equivalenti significa progetti più coerenti.
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Although that way may not be obvious at first unless you're Dutch.
Una strizzata d’occhio all’autoironia di Guido van Rossum (olandese): ciò che è ovvio richiede spesso esperienza e familiarità con gli idiomi del linguaggio.
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Now is better than never.
Rimandare indefinitamente porta a paralisi. Meglio fare un passo avanti, migliorabile in seguito, che non agire affatto.
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Although never is often better than *right* now.
Ma evitare la fretta cieca è sano: non tutto va fatto “subito”. Se manca la base solida, è meglio aspettare che introdurre soluzioni affrettate.
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If the implementation is hard to explain, it's a bad idea.
La capacità di spiegare una soluzione è una cartina tornasole. Se non la puoi raccontare con parole semplici, probabilmente è una cattiva direzione.
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If the implementation is easy to explain, it may be a good idea.
La semplicità comunicabile indica qualità: idee chiare si traducono in design pulito e manutenibile. “Facile da spiegare” non garantisce perfezione, ma è un ottimo segnale.
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Namespaces are one honking great idea -- let's do more of those!
I namespace evitano collisioni e danno contesto ai nomi. Incoraggiare la separazione degli spazi nomi rende i sistemi modulari, estensibili e sicuri contro le interferenze.
Conclusione
Lo “Zen” è una bussola: non impone dogmi assoluti, ma offre criteri per scegliere. Seguirlo porta a codice che mette al centro le persone: chi legge, chi mantiene, chi impara.