WordPress: rewrite rules e performance: soluzioni da evitare

WordPress: rewrite rules e performance: soluzioni da evitare

Giocare con le rewrite rules di WordPress è diverso dall'usare le sue API per aggiungere una nuova funzionalità ad un sito in WordPress. Un articolo apparso su WP Tuts mostra come creare dei template di pagina basati su delle rewrite rules personalizzate. In questo caso il gioco non vale la candela. Vediamo perché.

Quando si utilizzano le Rewrite API di WordPress si utilizza il bootstrapping del CMS per aggiungere una nuova struttura ai permalink. Ciò significa che ogni volta che viene invocata ed eseguita l'action init WordPress deve riorganizzare la sua struttura di routing delle pagine e dei post.

L'action in questione è la più critica di WordPress: si tratta dell'inizializzazione globale dell'intero CMS, sia nel backend che nel frontend. Su quest'action andrebbero caricate solo le azioni necessarie. In pratica, meno codice grava su quest'evento maggiore sarà la performance globale di WordPress.

Questo codice:


function prefix_movie_rewrite_rule() {
    add_rewrite_rule( 'movie/([^/]+)/photos', 'index.php?movie=$matches[1]&photos=yes', 'top' );
    add_rewrite_rule( 'movie/([^/]+)/videos', 'index.php?movie=$matches[1]&videos=yes', 'top' );
}
 
add_action( 'init', 'prefix_movie_rewrite_rule' );

non ha senso, in quanto movie può essere registrato come tassonomia e photos o videos come categorie appartenenti a questa tassonomia. Per il template personalizzato esistono già delle soluzioni collaudate per le tassonomie personalizzate.

Insomma, una soluzione da evitare.

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