Introduzione alla programmazione JavaScript

Introduzione alla programmazione JavaScript

Anche se avevo già delle basi consolidate in C++ e Java, il mio tirocinio nella programmazione è stato quasi del tutto svolto con JavaScript. Questo linguaggio ha delle caratteristiche uniche che lo rendono davvero adatto allo scopo.

Per prima cosa, JavaScript è un linguaggio interpretato dal browser e quindi non necessita di un ambiente di sviluppo particolare. È sufficiente un editor e uno o più browser su cui testare. Ogni browser ha una sua console JavaScript che notifica sempre errori o problemi.

Un secondo aspetto non trascurabile è la curva di apprendimento davvero bassa di questo linguaggio. Una volta appresi i tipi di dati fondamentali, i costrutti e i metodi JavaScript, allo studente non resta che studiare l'implementazione delle specifiche DOM in JavaScript per poter disporre già di un buon know-how con cui affrontare argomenti più complessi.

Infatti tutte le librerie JavaScript attualmente disponibili non sono altro che strumenti che semplificano lo sviluppo, ma alla loro base c'è sempre quel codice JavaScript studiato nei tutorial e nei manuali. Niente di più, niente di meno.

Il problema di JavaScript è la differente interpretazione che possono dare i browser di uno stesso frammento di codice. La spiegazione di queste discrepanze sta nella storia stessa di questo linguaggio.

Nato semplicemente per aggiungere dinamismo alle pagine HTML statiche, da cui l'acronimo DHTML (Dynamic HTML), in origine JavaScript non era stato standardizzato (ECMAScript ancora non esisteva) e ciascun browser lo gestiva con soluzioni proprietarie.

Questo approccio andò avanti per anni, almeno fino a quando non nacque ECMAScript ed il W3C non rilasciò le specifiche DOM. Purtroppo ancora oggi lo strascico di incompatibilità derivante dalla guerra dei browser continua a far sentire i suoi effetti, anche se in misura molto minore.

Quello che si può fare in questi casi è cercare di trovare soluzioni alternative che consentano lo stesso alle pagine di funzionare, anche se alcuni browser potrebbero interpretare il codice in maniera diversa.

Il termine usato in questi casi è graceful degradation ed è l'approccio ormai usato da tutti nello sviluppo di codice JavaScript.

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