Il bello ed il brutto della licenza GPL verrebbe da dire, anche se in questo caso il problema è soltanto quello di un design scarsamente orientato alla performance.
Il problema
La maggior parte dei temi, soprattutto quelli a pagamento, utilizza un framework per gestire il suo funzionamento all'interno di WordPress.
Il problema nasce dal fatto che questi temi non utilizzano le API di WordPress ma le riscrivono. Ciò significa che ad ogni richiesta WordPress deve gestire il doppio del codice rispetto ad un tema che usa l'approccio standard, come ad esempio i temi predefiniti forniti con l'installazione (temi spesso trascurati che costituiscono invece un ottimo esempio di come dovrebbe essere scritto un tema).
Il problema non è il framework, ma l'uso che se ne fa. Un framework dovrebbe affiancare le API di WordPress, non sovrascriverle.
Sin qui abbiamo analizzato il problema a livello del linguaggio lato server. E a livello client?
Una moltitudine di file CSS e JavaScript richiamati su tutte le pagine del sito anche dove la loro presenza è inutile. Ciò si concretizza in richieste GET multiple che si aggiungono al peso complessivo delle pagine: devastante.
Le assets andrebbero richiamate solo quando è necessario. Esempio: visualizzazione di una Google Map. Siamo nella pagina dei contatti? Inserisco la libreria delle API di Google ed inizializzo il codice. Non siamo nella pagina dei contatti? Nessuna di queste risorse deve essere caricata.
Non ha senso richiamare sempre tutte le assets su tutte le pagine perché questo è un approccio completamente sbagliato a livello di ottimizzazione della performance di un sito in WordPress.
Conclusione
Se il vostro server non ha problemi e notate comunque dei rallentamenti, è assai probabile che tali rallentamenti siano imputabili al tema in uso.
La soluzione è riscrivere il tema da zero mantenendo il layout originale. I miglioramenti saranno subito evidenti.